lunedì 3 gennaio 2011

Propositi

Un giorno mi sono svegliato e mi sono reso conto di essere così depresso da non riuscire ad essere nemmeno depresso. No, ma dico io. Uno è così a terra da non riuscire nemmeno ad essere a terra nel modo più corretto. Ragazzi, è un bel casino. Quando mi sono svegliato quel giorno avevo gli occhi gonfi e mi sono accorto che per la prima volta in vita mia ho pensato al suicidio come soluzione. Il problema, su questo punto, è che ci sono due problemi. Il primo problema è: uno, per suicidarsi, deve avere un coraggio immenso, un coraggio che roba da pazzi. E se uno è così depresso da non essere nemmeno in grado di essere depresso il coraggio non ce l'ha. Già questo è un problema mica da ridere. Secondo: il secondo problema è che uno così vuole un suicidio scenografico. Roba del tipo: uccisione, smembramento, occultamento del cadavere. Ma se uno si suicida poi non si può né smembrare né occultare. Il che è seccante, bisogna ammettere che è seccante. E allora la summa dei problemi è così incombente e pesante che, per uno talmente depresso da non riuscire nemmeno ad essere depresso, è più conveniente svegliarsi ed essere normalmente apatico. Essendo normalmente apatico, uno, si evita un sacco di casini.